Il territorio dell’A.T.O. 1 Lazio nord Viterbo è caratterizzato essenzialmente, per ciò che concerne la qualità dell’acqua potabile distribuita, dalla presenza sulla quasi totalità delle fonti idropotabili di concentrazioni di arsenico e fluoro superiori a quanto indicato nel D.Lgs. 18/23 , per le quali è stata richiesta apposita deroga concessa con decreti del Presidente della Regione Lazio.
Con il recepimento del parere della Commissione Europea, avvenuto nei primi giorni del mese di novembre 2010, è decaduta l’efficacia del Decreto del Presidente della Regione Lazio n°902 del 30.12.2009, che assumeva l’ordinanza del Ministero della Salute del 30.12.2009 e, pertanto è stata concessa la deroga solo a quei Comuni che hanno fatto la richiesta per acque aventi una concentrazione di Arsenico fino al massimo di 20 µg/l.
A tal proposito l’Assessorato Ambiente della Regione Lazio, ha appaltato la realizzazione di 32 impianti di abbattimento dell’arsenico per quelle fonti aventi un valore superiore a 20 µg/l, e in alcuni casi con concentrazione dei fluoruri superiore a 1,50 mg/l, in base ad un progetto preliminare redatto dall’Università La Sapienza di Roma del dipartimento di Ingegneria Civile, Edile, Ambientale.

In data 15 maggio 2012, con propria nota, l’A.A.T.O. 1, richiedeva alla società Talete S.p.A. di redigere un progetto per la soluzione delle fonti idropotabili aventi i valori dell’arsenico e del fluoro superiori ai limiti di legge.
Per quanto sopra, pur avendo la Talete in precedenza esposto delle tipologie di soluzione per le problematiche in argomento, comprensive anche dell’importo economico, (vedi il piano degli interventi allegato al budget 2011 e precedenti), l’unico intervento attuabile nell’immediato, data la poca disponibilità di tempo, era quello di prevedere impianti di trattamento dell’arsenico e del fluoro sulle singole fonti o se possibile accorpamento di più fonti e loro trattamento centralizzato, rinviando in un secondo tempo la possibilità di adduzione di acqua potabile da fonti dislocate in altre aree.
In questi anni e più precisamente nel periodo 2012/2016 per l’abbattimento dell’arsenico e del fluoro sono stati realizzati su finanziamento regionale diversi impianti di potabilizzazione che hanno consentito il rientro dei parametri e dei limiti previsti dal decreto legislativo del 31/2001.

immagine-acque2
immagine-acque3

Totale impianti di potabilizzazione n. 55 per una portata di circa 1.200 lt/sec.

Attualmente in fase di studio e in parte di realizzazione, la ricerca di fonti alternative anche fuori ATO, ma prive di arsenico/fluoruri che possono portare con la miscelazione, alla dismissione degli impianti di potabilizzazione esistenti.
Per quanto attiene il controllo della qualità dell’acqua destinata al consumo umano distribuita da Talete spa è definita dal D.Lgs 31/2001.
I controlli effettuati da parte di Talete spa interessano tutta la filiera, dall’emungimento dell’acqua ( Pozzi, Sorgenti e Lago di Bolsena ), impianti di potabilizzazione e distribuzione, sino al trattamento delle acqua reflue D.Lgs 152/99.
Come già precedentemente detto, il territorio del viterbese è localizzato su un distretto vulcanico, quindi la qualità dell’acqua è influenzata notevolmente dalle caratteristiche geologiche del territorio stesso; presentando delle criticità relative alla concentrazione dei parametri As e F .
Il laboratorio analisi Talete spa controlla in modo quotidiano gli analiti As e F – utilizzando metodi ufficiali.

A tal proposito ha svolto per l’anno 2021:

Acque Potabili

Analisi batteriologiche
0
Analisi chimiche
0
Analisi parametro Arsenico
0
Analisi parametro Fluoruro
0

Acque Reflue

Analisi batteriologiche (uscita impianto)
0
Analisi chimiche (entrata/uscita impianto)
0

ASL Viterbo

VALORI dell’ARSENICO, dei FLUORURI e di altri elementi nell’ACQUA dei COMUNI della Provincia di Viterbo.

Verifica il tuo Comune