La Governance e il Modello di Gestione Aziendale

Lo Statuto di Talete è stato aggiornato con atto n. 82 del 25/01/2018 ai sensi del D.Lgs 19 agosto 2016 n. 175, come integrato dal D.Lgs 16 giugno 2017 n. 10; all’articolo n. 8bis Struttura di Governance – Comitato di indirizzo e Controllo Analogo Congiunto è previsto che Talete, in quanto società in house providing, è soggetta al controllo congiunto da parte dei propri Enti Soci analogo a quello che esercitano sui propri servizi nei termini appresso riportati. In particolare, il controllo analogo è esercitato dagli Enti Soci mediante poteri di indirizzo e controllo sulla gestione.

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Il suddetto Controllo si articola su due tipologie:

  • Controllo societario: Attuato nella fase di formazione dello statuto e dei suoi aggiornamenti, nella definizione del sistema di Governance nell’ambito delle alternative consentite dal diritto societario, nella scrittura dei patti parasociali e dei patti di sindacato, nell’esercizio dei poteri di nomina degli amministratori e nella fissazione dei criteri di distribuzione delle deleghe;
  • Controllo economico-finanziario (preventivo, concomitante e consuntivo)

Tale controllo tende a indirizzare l’attività delle Società verso il perseguimento dell’interesse pubblico garantendo una gestione efficiente, efficace ed economica.

In ragione di quanto sopra, per l’esercizio del controllo analogo, tutti gli Enti Locali titolari di Capitale sociale hanno il diritto di poter esaminare atti e documenti del Gestore e indicare le linee per l’espletamento efficace del controllo analogo nel rispetto dei rispettivi ruoli ed hanno facoltà di richiedere l’immediata valutazione da parte del Comitato di Indirizzo e Controllo Analogo su iniziative societarie che, dai controlli di cui ai punti precedenti, facciano emergere elementi di motivato allarme e/o nocumento al Socio stesso.

All’articolo 8ter Struttura di Governance – Comitato di indirizzo e Controllo Analogo Congiunto è previsto che il Comitato di Indirizzo e Controllo Analogo Congiunto è composto dal Presidente della Provincia di Viterbo e da 8 Sindaci in rappresentanza degli Enti Soci di cui 4 in rappresentanza di Comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti.

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